Un numero sempre crescente di persone mostra delle reazioni avverse a vari alimenti con la dieta e che sono generalmente chiamate intolleranze alimentari.
I sintomi possono essere vari: gonfiore, mal di testa, stanchezza, diarrea, colon irritato ed altri disturbi correlati di tipo gastroenterologico o dermatologico. Si stima che nei Paesi sviluppati ogni secondo una persona soffra di sintomi correlati ad intolleranze alimentari, inoltre, questi sintomi gradualmente iniziano ad interferire sempre di più con la qualità della vita, divenendo un problema che molto spesso risulta sottovalutato a causa della difficile diagnosi.
La maggiore consapevolezza da parte della popolazione sui temi della salute e della nutrizione ha portato ad un maggior interesse nella conoscenza delle intolleranze alimentari.
I sintomi ad esse correlati si possono manifestare entro poche ore o anche a distanza di giorni dal pasto. Ciò rende difficile per gli specialisti e per i pazienti identificare gli alimenti responsabili di tali sintomi. Pertanto, è necessario disporre di strumenti di analisi rapidi in grado di identificare gli alimenti responsabili dei malanni per consentire la valutazione del miglior intervento possibile per alleviare i sintomi del paziente (a esempio una dieta di eliminazione di 1-2 mesi).
Le cause dell'insorgenza dell'intolleranza al glutine non sono completamente note fino ad oggi. E' chiaro, tuttavia, che sempre più persone, compresi i bambini, ne soffrono. Nella sola Italia, infatti, uno in ogni 200 adulti è affetto da intolleranza al glutine e la tendenza è ancora al rialzo.
L'intolleranza al glutine, è causata da un difetto nei nostri geni. Già negli anni '70, un gruppo di ricercatori ha individuato un particolare gene (HLA) che regola il sistema immunitario nell'uomo. Le mutazioni di questo gene possono essere collegate alle malattie autoimmuni quali la Celiachia.
I sintomi di intolleranza al glutine:
Il test valuta la presenza degli anticorpi anti-transglutaminasi circolante di tipo IgA , quella più utile per la diagnosi di celiachia, perché è prodotta nell’intestino tenue, che si infiamma e si irrita nei pazienti sensibili al glutine.
Per ottenere un risultato attendibile, prima dell’esame bisogna seguire una dieta che contenga glutine, cioè che comprenda la pasta, i cereali e i prodotti a base di farina. L’organismo produce gli anticorpi solo quando è esposto al glutine. Se la dieta è priva di glutine, l’organismo non produrrà anticorpi da misurare.
L'esame mostra alta sensibilità (87-100%) ed alta specificità (93-100%)
L'esame delle IgA anti-transglutaminasi di norma viene eseguito quando si sospetta la celiachia, anche nei pazienti con sintomi clinici compatibili (come la diarrea cronica, il mal di pancia, l’anemia e il dimagrimento, oppure in caso di neonati cronicamente irritabili o che non crescono normalmente).
Per effettuare l'esame è sufficiente un piccolo prelievo di sangue capillare ed il risultato viene consegnato dopo pochi minuti.
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CEREALI
Frumento - Segale - Orzo - Avena - Mix A (Grano saraceno, Amaranto, Quinoa) - Mix B (Mais, Riso) - Glutine
FRUTTA SECCA
Arachide - Nocciola - Mandorla
FRUTTA
Banana - Mix di frutta A (Limone, Arancia) - Mix di frutta B (Fragola, Uva, Pesca) - Mela - Ananas - Kiwi
UOVO E LATTE
Albume - Tuorlo
Latte di mucca - Latte di pecora - Latte di capra - Caseina
PESCE E FRUTTI DI MARE
Merluzzo - Mix di pesce (Salmone, Trota) - Tonno - Mix frutti di mare (Gambero, Calamaro, Polpo)
VERDURA
Pomodoro - Mix di Legumi (Pisello, Fagiolini) - Mix di verdura A (Carota, Sedano) - Mix verdura B (Cavolo, Broccoli) - Mix Liliaceae (Aglio, Cipolla, Porro)
CARNE
Agnello - Mix di carne A (Maiale, Manzo) - Mix di carne B (Pollo, Tacchino)
ALTRI
Patata - Soia - Mix di lieviti (Lievito naturale, lievito di birra) - Cacao - Caffè - Senape